Intelligenza artificiale e neurofisiologia: scenari inquietanti e “trappole” per la mente…
“Chi svilupperà la migliore Intelligenza Artificiale governerà il mondo”: parola di Putin (dichiarazione comparse sulla stampa ai primi di settembre 2017). In effetti, HAL 9000, il supercomputer di bordo della navicella Discovery, vero protagonista del film-cult di Stanley Kubrick “2001 Odissea nello spazio” (fantascienza nel 1968), aveva imparato autonomamente a leggere il movimento delle labbra degli astronauti e tradurlo in parole, per cui, avendo deciso di impadronirsi della missione sterminando l’equipaggio, riusciva agevolmente a spiarli col suo occhio elettronico, anche quando gli umani, scoperte le intenzioni criminali del robot, tentavano di parlarsi di nascosto. Ma qual è oggi lo stato dell’arte dell’intelligenza artificiale? ci stiamo avvicinando a una “singolarità tecnologica” (https://it.wikipedia.org/wiki/Singolarit%C3%A0_tecnologica) con “tracce di coscienza” embedded? Ferma restando l’impossibilità di sapere cosa sia la coscienza, e la necessità di non poter far altro che riferirsi ad alcuni tratti specifici che consentano agli uomini di parlarne, e di intendersi a proposito della medesima, mettiamo a confronto [...]