editoriali

TEATRORTAET

Se le conseguenze dell’aristotelismo nei secoli sono state quelle di stabilire solide certezze, che hanno spesso procurato non trascurabili danni alla cultura fino ai giorni nostri, a partire dagli anni sessanta del secolo scorso, le arti dello spettacolo (si ricordi in particolare il film di Alain Resnais “L’anno scorso a Marienbad”, Leone d’Oro, Venezia, 1961), mediante scenografie di stile teatrale, hanno iniziato a scalfire tale roccaforte di certezze, almeno per quanto riguardava certi orientamenti delle ancora giovani scienze psicologiche. Ciò che viene messo in crisi, in ordine alla tesi sartriana “l’esistenza precede l’essenza”, è anche l’ontologia platonica (non meno perniciosa delle categorie aristoteliche), alla quale Ignacio Matte Blanco darà poi il colpo finale, allargandosi oltre la stessa psicoanalisi freudiana. Ma è il teatro, che, per propria natura, veniva a trovarsi in posizione particolarmente privilegiata a raccogliere la sfida della destrutturazione delle certezze, e della ricerca della interazione dei ruoli tra attori e spettatori, fino a [...]

Jung aveva ragione

Le moderne neuroscienze stanno continuamente facendo affiorare genio e abbagli di scienziati e filosofi del passato. Già nel 1995 il neurofisiologo portoghese Antònio Damàsio pubblicava “L’errore di Cartesio”, cui faceva seguito nel 2003 il suo altro saggio, che, nell’edizione francese titolava: “Spinoza avait raison”. Infatti Damàsio dimostra come la coscienza nell’uomo appartenga al pensiero come fattore bio-ontologico, ovvero, essendo sostanzialmente connaturata alla psiche, non necessiti di alcuna dimostrazione logico-filosofica per determinarsi. Più recentemente Mauro Maldonato, Alberto Oliverio e Anna Esposito hanno pubblicato uno studio che sembra dimostrare quanto Carl Gustav Jung aveva intuito: è nella parte istintiva della nostra psiche, che il grande psicologo individua con il termine “Ombra”, ove risiede la potenza creativa, la quale può proficuamente collaborare con la nostra coscienza razionale. Oggi sappiamo che gli istinti sono gestiti nella parte maggiormente arcaica dell’encefalo, ovvero quella che, nella filogenesi si è sviluppata appena sopra il tubo neurale primitivo, che nell’uomo ha dato luogo [...]

MAMMA EUROPA

Dopo lo scandalo di Bruxelles non si potrà più dire che in Europa non succede nulla, che non vale la pena impegnarsi. Dal maggio 2019 è successo di tutto: la ferita della Brexit, la pandemia, la guerra, la corruzione. E l’Europa ha potuto fare solo una cosa: trasformarsi profondamente e finalmente tendere la mano ai propri cittadini “Continuo a credere nell’Europa” lo scrive di pugno dedicandomi il suo ultimo saggio Elisabetta Gualmini, ordinaria in Scienza Politica presso l’università di Bologna, già vicepresidente della regione Emilia Romagna, nonché europarlamentare diessina. Una dichiarazione di fede che emerge da conoscenza diretta, per aver lavorato vissuto e all’interno del cuore pulsante del Parlamento Europeo le vicende che ne hanno determinato una radicale metamorfosi politico-gestionale. Il titolo del libro, spiega l’autrice, è dovuto appunto al fatto che “l’Europa in questi anni si è profondamente trasformata, da matrigna, da Europa cattiva, iperburocratica, ha trovato una sua anima e ha cambiato passo, [...]

Parli da solo per strada? sei da rinchiudere.

Lo scenario si è ormai ubiquitariamente consolidato. Basta uscire per strada e quasi tutte le persone che si incontreranno saranno concentrate sul loro cellulare con l’espressione di quelli che stanno facendo qualcosa di vitale e improcrastinabile importanza. Sull’autobus o in treno tutti. La socialità (e ancor più la socializzazione) offline è morta. Si vive quindi una realtà distopica, in cui tutto viene filtrato, banalizzato, strumentalizzato, dalle orecchie e da tutti gli altri tecnologici sensi del “piccolo-grande fratello” che teniamo in tasca. Lo consideriamo sacro, tanto che volentieri affidiamo a “lui” ogni nostro segreto. Zygmunt Bauman, in una sua famosa conferenza sulla felicità, ha rivelato perché in una società in cui si diventi totalmente indipendenti dall’altrui presenza, non si possa essere autenticamente felici. Il Grande di Stagira (Aristotele), già nel terzo secolo a.e.v., rivelò agli uomini le fondamentali caratteristiche (oggi possiamo dire neurobiologiche) della loro natura intrinsecamente sociale. Ma, la tecnologia, dandoci la tentacolare illusione di [...]

IL COMPLICATO RAPPORTO TRA MASS MEDIA E SALUTE MENTALE: MAI IN PRIMA PAGINA SUI GRANDI GIORNALI

Si è svolta ieri a Verona, 18 novembre, nel pressoché completo disinteresse dei media locali e regionali la seconda Conferenza Regionale sulla Salute Mentale. Si è trattata della prima tappa di un percorso che auspicabilmente porterà entro il prossimo anno a ridefinire le linee di indirizzo che reggono la legislazione regionale in tema di salute mentale. L’assetto normativo attuale si basa sul progetto Obiettivo Regionale del 2010-2012, che dovrà essere riattualizzato alla luce dei profondi cambiamenti sociali, economici, politici e sanitari che sono avvenuti nel corso degli ultimi dieci anni e che durante il triennio pandemico hanno ricevuto un’accelerazione vorticosa. Si tratterà di ridisegnare la salute mentale della nostra regione per (almeno) i prossimi 10-15 anni. L’ultimo evento preparatorio di questo tipo aveva avuto luogo proprio a Verona nel 2008. La Conferenza di ieri si è tenuta nell’auditorium del palazzo della Gran Guardia, alla presenza di quasi settecento persone, tra operatori del settore, utenti dei [...]

LA COLPA GRAVE DEGLI ASILI E DELLE SCUOLE ELEMENTARI CHE NON SI AGGIORNANO ALLE ORMAI NOTE RILEVANZE DELLE NEUROSCIENZE

Aristotele aveva già individuato ed espresso la natura dell’uomo in una definizione sintetica quanto completa: “l’uomo è animale sociale dotato di ragione”. Ne consegue pertanto che la felice realizzazione di ogni persona si può raggiungere solamente mediante la serena integrazione sociale, e nella libertà di esprimere le proprie facoltà intellettuali. Molti secoli dopo, Freud ha poi mostrato quanto sia importante nascere e crescere in un ambiente sereno e adeguato ai fondamentali bisogni dell’infanzia, in quanto eventuali privazioni nei primi anni di vita potranno lasciare gravi segni nella psiche delle persone per tutta la durata della loro esistenza successiva. Ma oggi, le neuroscienze hanno dimostrato che la natura umana ha opportunità di esprimersi adeguatamente solo se il cervello dei primi anni di vita viene fornito degli stimoli e del supporto ambientale utile a un suo adeguato sviluppo biologico, tanto che non fornire ai bambini le opportunità di cui ha bisogno il loro cervello per svilupparsi normalmente [...]

Un po’ di neuroscienze per prevenire molestie, femminicidi, e lassismo giurisprudenziale…

Al contrario delle donne, che sono tutte piuttosto ben informate sul funzionamento delle proprie gonadi, la maggior parte degli uomini sembra che non sappia nemmeno a cosa serva la prostata. Ma, se si parla di cervello, le conoscenze che rivelano i meccanismi i quali orientano il comportamento, stanno emergendo solo da pochi anni, grazie alla risonanza magnetica funzionale (RMf), e sono in gran parte ancora oscure a tutti. Ci sono invece almeno due zone del cervello, di cui ormai tutti dovrebbero conoscere l’esistenza e i rapporti reciproci: i “nuclei della base” e la “corteccia prefrontale”. I primi si trovano appunto alla base della scatola cranica, appena sopra il midollo spinale, e sono sede degli istinti, delle emozioni e della memoria; la seconda invece avvolge i lobi prefrontali che solo la specie umana possiede, ed è la sede dell’astrazione complessa e dell’elaborazione razionale. La conoscenza di tali regioni cerebrali e dei loro rapporti è infatti di [...]

LA DAD: PROBLEMATICHE DI PROSSEMICA, TRANSFERT, NEUROANATOMIA

Si fa un gran parlare dei problemi che la Dad comporta, si ripetono ovvietà, si rilevano problematiche di tipo tecnologico, o che riguardano l’atteggiamento poco responsabile dei ragazzi, o quelle inerenti alla difficoltà dei docenti a ottenere un feed-back efficace dagli alunni attraverso espressioni rivelate da quei loro piccoli volti distribuiti sul monitor del computer della scuola. Oppure si afferma genericamente a gran voce: “ma comunque non può essere la stessa cosa delle lezioni in presenza!”. Non mi pare che finora nessuno abbia mai individuato chiaramente il vero problema, il vero valore aggiunto della presenza rispetto alla distanza. Si chiama prossemica. E non si tratta solo del pur rilevante valore del contesto, o di quello della opportunità di cogliere l’espressione smarrita di un alunno che a un certo punto ci fa interrompere una spiegazione per fare un passo indietro, capendo che i concetti espressi vanno anche illustrati con uno schema sulla lim (o lavagna che [...]

IL TERMOMETRO IN AEROPORTO NON SERVIVA A UN BEL NIENTE: UNA BELLA LEZIONE, MA IMPAREREMO MAI?

L’Italiano (apposta lo scriviamo con la maiuscola, anche se non stiamo parlando della lingua italiana, ma proprio dell’aggettivo sostantivato che intende il cittadino italiano medio) è il più intelligente del mondo. Si sa… Non a caso si è meritato l’appellativo giornalistico di “italiota” splendida fusione (in francese “mot-valise”, “parola-valigia”) tra italiano e idiota, un tempo più utilizzata, anche da un certo numero di persone che si distaccavano dalla schiera di questi maestri d’intelligenza, persone oggi, purtroppo, sempre più rare… Infatti i social hanno favorito una tale proliferazione di italioti, che ormai l’informazione (per chi avesse ancora dubbi, tra chi ha buonsenso, senza pretendere di avere genio autoreferenziale assoluto) pervade talmente il tessuto sociale, che la pretesa di saper interpretare tutto di testa propria, spazia tra le fasce sociali, dal lavapiatti a chi, con più o meno chiara formazione culturale, e con evidente mancanza di modestia e di esperienza gestionale, ottiene potere politico. E allora giù commenti [...]

LE CAUSE DELLA CARENZA RICETTIVA DELLE TERAPIE INTENSIVE, DEL CROLLO DELLA BORSA E DELLA CULTURA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

E’ nei momenti critici che affiorano carenze che nella moderna società civile non dovrebbero esistere nel modo più assoluto. “Lo sciame virale che sta attraversando la popolazione della Terra” – per dirla con le parole di Ilaria Capua (cfr. l’edizione online de: “Il Corriere della Sera” Cronache, 7 marzo 2020) – potrà riservarci sorprese che non possiamo prevedere”. Ma ciò che in un paese civile dotato di un moderno ed efficiente sistema sanitario, la possibilità che uno sciame del genere possa arrivare, è fatto assolutamente prevedibile, e non è ammissibile che possa cogliere tanto impreparati, almeno per quanto riguarda le carenze strutturali. Andando a vedere che cosa abitualmente le terapie intensive devono gestire, si vedrà che molti posti letto sono occupati da malati di cancro. Ma quanti sono ogni giorno le nuove diagnosi di cancro e le quotidiane morti a causa di questa patologia tanto terribile, quanto ormai accettata come scomoda inesorabile minaccia? e quali [...]