attualità

La finta comunicazione: dai social alla solitudine

CORSO DI AGGIORNAMENTO CON CREDITI FORMATIVI PER GIORNALISTI APERTO AL PUBBLICO “Neuroscienze, Psichiatria e Scienze umane:un sodalizio inderogabile per fronteggiare il preoccupante incremento della diffusionedei disturbi inerenti alla salute mentale sul territorio nazionale e regionale veneto” E’ l’ambiente in cui si nasce e si cresce che induce la simultanea eperfettamente coerente formazione nel cervello di hardware biologico esoftware culturale.L’architettura del cervello (hardware biologico) si forma seguendo gli stimoliche arrivano dall’ambiente esterno attraverso i sensi, i quali predicono qualisistemi (software) saranno necessari per gestire la vita in armonia conquell’ambiente.Delle reti si formano quindi progressivamente per affrontare la realtà, einteragiscono con gli equilibri ormonali, il contesto esterno, e la memoria cheintanto si stabilizza in ragione della rilevanza attribuita agli eventi arappresentare l’identità della persona.Neurobiologia e psicologia si intrecciano dunque a generare un mondovirtuale interno a ogni persona. Intimo. Talora difficile da penetrare ancheper chi lo possiede e conosce le proprie esperienze. All’interno di quel mondopossono accadere cose [...]

Per non vivere come stranieri all’interno del nostro corpo

Venerdì 18 novembre presso l’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia, a Verona, in seguito ai cambiamenti scientifici, sociali e culturali avvenuti in questi anni, si terrà un’importante conferenza regionale veneta sulla Salute Mentale dal titolo: “La salute di tutti: prevenzione, cura, riabilitazione e inclusività”. La sede dell’evento non è casuale: già alcuni anni fa il professor Andrea Sbarbati, allora direttore del Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento del locale ateneo (oggi membro del Consiglio di Amministrazione del medesimo), non escludeva alcuna iniziativa che potesse divulgare le conoscenze indispensabili a comprendere perché l’equilibrio psicofisico sia fondamentate per mantenersi in buona salute mentale e globale. Nel video collegato al link in calce a questo articolo Sbarbati spiega quali siano le attività, ma anche le semplici occupazioni quotidiane, e gli stimoli ai quali dobbiamo esporre o meno la nostra mente per mantenerci sereni: è indispensabile, rileva, “non vivere come stranieri all’interno del nostro corpo”. Oggi, sempre all’Università di [...]

Matteo Spiazzi porta potenti pareidolìe sul palcoscenico del Teatro Stabile di Venezia

Il termine “pareidolìa” risulta composto dal suffisso greco “parà” (intorno) e dalla radice, sempre del greco antico, del verbo vedere (eidèin) da cui anche il latino “videor“, e anche le parole italiane “vedere” e “idolo”. In sostanza le pareidolìe sono quindi qualcosa che è inerente alla vista. Ma cos’è la visione? non si può dire altro, se non che si tratti di qualcosa di strettamente individuale e soggettivo, come ogni altra percezione derivante dai sensi ed elaborata dalla coscienza, le cui proprietà assumono un significato psicologico personalissimo e pressoché incomunicabile. Inutile obbiettare che, se c’è una linea dritta tutti oggettivamente vedranno una linea dritta, perché qui si sta parlando non della linea, ma dell’incontrovertibilmente diverso effetto psicologico-percettivo che la visione di quella linea produce in ciascuna persona che stia vedendo tale linea. E’ l’effetto della percezione della cosa in ciascun diverso soggetto, appunto, che in psicologia viene chiamato, con il termine latino neutro “quale“, che [...]

Basta con la stigmatizzazione di chi soffre per disagi mentali

Nonostante l'entrata in vigore della legge n.180 del 1978, nota come legge Basaglia, abbia eliminato la segregazione manicomiale dei pazienti affetti da patologie di carattere mentale, nella nostra società continuano a sopravvivere retaggi che comunque continuano a determinarne de facto la loro emarginazione. Infatti i pregiudizi storicamente affermatisi nei confronti dei pazienti psichiatrici continuano a essere ubiquitariamente diffusi, anche in quanto alimentati nell'immaginario collettivo dal perpetrarsi di narrazioni che sistematicamente attingono a stereotipi, i quali, si sono fissati nella doxa in modo talmente radicale, che spesso sono utilizzati anche senza che ci si renda conto della loro valenza stigmatizzante. Tale fenomeno va imputato alle "sentenze" emanate dalle comuni "chiacchiere da bar", e, non di rado, alla comunicazione a mezzo stampa e ai mass media in generale (che le alimentano), ma anche ai giudizi, più o meno impliciti, che si nascondono nei discorsi e nella terminologia utilizzata da persone dotate di buona cultura, perfino se appartenenti [...]

Neuroscienze: conoscerle per gestire funzionalità e comportamenti

Si svolgerà a Milano, il pomeriggio del 5 aprile prossimo in piazzale Morandi, presso l’auditorium della Fast (Federazione delle Aziende Scientifiche e Tecniche), un corso di aggiornamento gratuito in tema di Neuroscienze, utile ai giornalisti per il conseguimento di quattro crediti formativi, ma che, dato l’attuale rilevante interesse in termini culturali e sociali, sarà anche aperto al pubblico (si vedano le condizioni in calce al presente articolo). Quando si ascolta il termine “Neuroscienze”, specialmente in riferimento al cervello umano, si pensa ancora a qualcosa di estremamente complesso e quasi completamente misterioso. Negli ultimi anni, invece, la Risonanza magnetica funzionale (RMf) ha rivelato molti aspetti che dimostrano come la conoscenza sia determinata dall’estetica (termine derivante dal greco àisthesis, che significa “sensazione”). E’ infatti attraverso la sensazione che avviene la percezione cosciente (appercezione neuroestetica), e da questa la memoria, e quindi la conoscenza. Ed è nel periodo in cui il Sistema nervoso centrale è in fase di [...]

LA DAD: PROBLEMATICHE DI PROSSEMICA, TRANSFERT, NEUROANATOMIA

Si fa un gran parlare dei problemi che la Dad comporta, si ripetono ovvietà, si rilevano problematiche di tipo tecnologico, o che riguardano l’atteggiamento poco responsabile dei ragazzi, o quelle inerenti alla difficoltà dei docenti a ottenere un feed-back efficace dagli alunni attraverso espressioni rivelate da quei loro piccoli volti distribuiti sul monitor del computer della scuola. Oppure si afferma genericamente a gran voce: “ma comunque non può essere la stessa cosa delle lezioni in presenza!”. Non mi pare che finora nessuno abbia mai individuato chiaramente il vero problema, il vero valore aggiunto della presenza rispetto alla distanza. Si chiama prossemica. E non si tratta solo del pur rilevante valore del contesto, o di quello della opportunità di cogliere l’espressione smarrita di un alunno che a un certo punto ci fa interrompere una spiegazione per fare un passo indietro, capendo che i concetti espressi vanno anche illustrati con uno schema sulla lim (o lavagna che [...]

Diego Basso e Andrea Griminelli per Ennio Morricone

Se sentiamo la spinta alla ricerca etimologica per trovare nella parola anteriore l’intensità costitutiva e originaria della parola ulteriore, il musicologo e neuroscienziato Daniel Levitin ci ha rivelato che prima della comunicazione linguistica tra i nostri più antichi antenati è nata quella musicale. L’innata facoltà della produzione sonora delle umane fauci, e la casuale sonorità di movimenti spontanei nell’ambiente hanno infatti prodotto negli uomini primitivi emozioni che hanno ben presto trovato la loro corrispondenza semantica in suoni semplici e complessi. Il “linguaggio” musicale è pertanto il risultato di rapporti sinestesici con l’ambiente, che hanno assunto sempre maggior rilevanza neuroestetica e culturale. Ma la sinestesia tra musica, colori, luci, tenebre, e percezioni ambientali di ogni genere non era la sola. I nostri antenati vivevano in gruppi sociali, e il termine “sinestesia” (letteralmente percezione multipla simultanea) va pertanto esteso al sentire comune degli appartenenti al gruppo. Ecco perché cori e ritmi hanno preceduto la parola nella comunicazione, [...]

“La huella del halcòn blanco” (L’impronta del falco bianco)

Scienzaveneto ha incontrato Susana Fernàndez Gabaldòn, archeologa e scrittrice madrilena di successo tra i giovani del mondo ispanico (ma anche tra gli studenti di spagnolo europei). La sua cultura storica, la sua sensibilità psicologica e sociale e la sua fecondissima immaginazione fanno di lei un’autrice di un genere letterario di cui l’Italia è orfana… Nell’attesa che vengano tradotti anche in italiano, i suoi libri (che l’autrice dice di aver pensato per un pubblico giovanile, ma che in realtà sono fruibilissimi e interessanti anche per gli adulti) rappresentano già da ora un’ottima opportunità per chi desideri imparare lo spagnolo col piacere della scoperta di trame avvincenti, narrate in una lingua castigliana scorrevole quanto colta ed elegante. “Purtroppo devo iniziare a ricordare una mia triste storia reale… quando avevo solo ventotto anni e mio marito trenta, ho dovuto confrontarmi con la morte della persona che più amavo: il cancro mi portò via Fernando in pochissimo tempo. Rimasi [...]

Accademia di Belle Arti e Museo di Storia Naturale danno a Venezia la palese conferma dell’affinità e della proficua sinergia tra scienza e arte

Materiali prodotti dagli studenti del corso di laurea magistrale dell’Accademia di Belle Arti di Venezia non per uscire dall’aula, ma quale normale percorso di crescita finalizzato al confronto con le complessità della forma, non pensati per andare in una mostra, ma col solo intento di studiare, far diventare più forti, acquisire sicurezza, vedere meglio le forme, riuscire a capire meglio gli organismi e anche la vita in tutte le sue continue trasfigurazioni, sono invece andati a formare una mostra in un luogo sacro della cultura come il Museo di Storia Naturale di Venezia. Il fatto è considerato eccezionale dal loro maestro, Mauro Zocchetta. Ed è certamente così, se non altro perché si tratta di un avvenimento unico nel suo genere, ma, a onor del vero, anche i disegni sono effettivamente eccezionali. Non è retorica né plagio, sono eccezionali in quanto disegni di anatomia artistica, dove l’aggettivo sta a indicare una vera e propria ricerca dell’esecuzione [...]

Se il chiaro-scuro, fondamentalmente, è pittura, il di-segno è trasparenza della mente*

“Certamente, nel disegno anatomico, il vero è presente come base di partenza, ma il modo di avvicinarsi alla forma deve essere sempre un intervento di tipo ricostruttivo di una unità, al fine di salvaguardare il rapporto di relazione delle le parti nel tutto…, la tradizione vuole invece che si disegni dal vero procedendo per parti, ovvero copiando ogni elemento in maniera statica, senza che ogni parte del disegno possa essere interpretata nel complesso di un pensiero organizzativo comune a tutte le forme”: con queste parole che annunciano la sua impostazione artistica decisamente rivoluzionaria, il professor Mauro Zocchetta, docente di Anatomia artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, accoglie Scienzaveneto, nell’aula in cui i suoi discepoli sono intenti al disegno sotto la sua diretta supervisione. Così come in medicina ci sono voluti molti anni perché qualcuno iniziasse a tentare di superare l’impostazione meccanicistica e riduzionista, proponendo una interpretazione olistica del corpo umano, anche nel disegno [...]