Se il chiaro-scuro, fondamentalmente, è pittura, il di-segno è trasparenza della mente*
“Certamente, nel disegno anatomico, il vero è presente come base di partenza, ma il modo di avvicinarsi alla forma deve essere sempre un intervento di tipo ricostruttivo di una unità, al fine di salvaguardare il rapporto di relazione delle le parti nel tutto…, la tradizione vuole invece che si disegni dal vero procedendo per parti, ovvero copiando ogni elemento in maniera statica, senza che ogni parte del disegno possa essere interpretata nel complesso di un pensiero organizzativo comune a tutte le forme”: con queste parole che annunciano la sua impostazione artistica decisamente rivoluzionaria, il professor Mauro Zocchetta, docente di Anatomia artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, accoglie Scienzaveneto, nell’aula in cui i suoi discepoli sono intenti al disegno sotto la sua diretta supervisione. Così come in medicina ci sono voluti molti anni perché qualcuno iniziasse a tentare di superare l’impostazione meccanicistica e riduzionista, proponendo una interpretazione olistica del corpo umano, anche nel disegno [...]