recensione

“Elogio della fuga” e altri due libri che tutti oggi dovrebbero leggere (soprattutto i giovani)

Recentemente, Desmond Morris, scienziato della Zoologia, nonché autore anche dell’importante opera illustrata “L’uomo e i suoi gesti”, ha riaffidato tale e quale ai tipi dell’editrice Bompiani, dopo ben cinquant’anni dalla prima edizione, il suo saggio “La scimmia nuda”, testo divulgativo, che, nel secolo scorso, è stato tra i best sellers maggiormente letti e apprezzati dal pubblico e dagli scienziati più lungimiranti e aperti all’interdisciplinarietà. Morris ha avuto un’eccellente idea a riproporre una nuova edizione di tale opera, non solo perché non si perdesse memoria del suo rivoluzionario quanto scientificamente rigoroso e centratissimo punto di vista, ma perché il libro è attualissimo, interessantissimo, e divertentissimo ancora oggi. Altrettanto si può dire, tra i saggi dello stesso genere, di altri due libri che meritano di essere ricordati e riproposti: “Perché alle zebre non viene l’ulcera? – La più istruttiva e divertente guida allo stress e alle malattie che produce. Con tutte le soluzioni per vincerlo” del neuroscienziato [...]

Il mondo in sei canzoni, Daniel Levitin

Nel saggio “Il mondo in sei canzoni” Levitin tratta delle più antiche origini della musica, e percorre il suo cambiamento nel tempo. Pagina per pagina si arriva a comprendere quale sia stata veramente l’enorme importanza che la musica ha avuto per gli uomini preistorici, con i quali è comparsa, e come abbia accompagnato la successiva evoluzione umana aumentando le sue funzioni parallelamente all’incremento del progresso. La musica, infatti, nasce, seppur non intesa come facciamo attualmente, in un periodo remoto della storia umana. Per esempio, i nostri antenati esercitavano riti sciamanici danzando intorno al fuoco prima e dopo la caccia, simulando le azioni che in essa ci si apprestava a compiere, o si erano svolte da poco. Nella foto di apertura: Daniel Levitin, qui sopra la copertina del saggio recensito nel presente articolo Ciò permetteva un miglioramento dell’abilità di coordinazione nel braccare e catturare la preda, e, di conseguenza, una maggiore probabilità di sopravvivenza e diffusione [...]