Premio Galileo: funzionerà la ricetta Zovico

Padova, 19 gennaio 2018: siglata l’intesa tra Rettore e Sindaco di Padova per il Premio Galileo 2018, “i meccanismi non cambieranno rispetto alle edizioni precedenti: il vincitore tra i cinque finalisti lo deciderà la giuria popolare come al premio Campiello, e la trasparenza sarà assolutamente garantita” ha assicurato l’assessore alla Cultura del comune Andrea Colasio. Cambia radicalmente invece l’organizzazione, che sarà caratterizzata da forti sinergie tra comune e ateneo patavino, al fine di sposare il prestigioso premio con l’omonimo festival dell’innovazione. Una sola settimana di kermesse scientifico-tecnologica genererà una Padova effervescente di iniziative tra loro coerenti, che saranno state efficacemente comunicate in anticipo.

“Abbiamo sùbito accettato con favore la proposta del comune di Padova per creare una settimana che coinvolgesse tutti gli attori principali dell’innovazione della città: una delle criticità delle università è notoriamente quella di non saper comunicare quello che fanno – ha rilevato Fabrizio Dughiero, prorettore al Trasferimento tecnologico e ai rapporti con le imprese dell’Università di Padova – anche se il nostro ateneo, per rispondere alla missione di diffusione del sapere sul territorio (terza mission) ha già creato dei format particolari come TEDx; ma la congiunzione del festival dell’innovazione col premio Galileo è un’iniziativa che coinvolgerà in modo molto forte ed efficace i nostri ricercatori nell’attività di divulgazione scientifica, per loro sarà indubbiamente un’ottima opportunità, come lo sarà per tutti quanti in quella settimana raggiungeranno Padova”.

Il prorettore Fabrizio Dughiero, l'assessore Andrea Colasio, e Filiberto Zovico
Il prorettore Fabrizio Dughiero, l’assessore Andrea Colasio, e Filiberto Zovico

“Non vi è dubbio che oggi il segreto del successo di queste due grandi manifestazioni non può essere rappresentato che dalle sinergie tra gli stakeholder: l’organizzazione congiunta (tra il “Galileo Festival dell’Innovazione”, promosso dall’Università di Padova e da ItalyPost – che nelle scorse edizioni ha avuto ospiti come il Premio Nobel per la Fisica Andre K. Geim, Alberto Sangiovanni Vincentelli dell’Università di Berkeley o Tim Cook dell’Università di Oxford) non solo scongiura lo sfasamento della comunicazione avvenuto in passato, il quale creava confusione tra due diverse manifestazioni culturali che avvenivano in contemporanea nella stessa città, e che erano entrambe intitolate a Galileo, ma produrrà grandi benefici reciproci, ai due eventi, facendo convergere nello stesso periodo e nello stesso luogo molte più persone potenzialmente interessate ad entrambi gli eventi, e oggi solo le manifestazioni di caratura nazionale hanno il potere di richiamare l’attenzione di sponsor privati… Ho appena parlato al telefono col rettore dell’Università di Trieste, perché i vincitori del Premio Galileo vengano ospitati a Trieste Next salone della scienza – ha rilevato Filiberto Zovico – che è un esempio di sinergie particolarmente fortunato tra due università otto parchi scientifici, ed enti locali di diverso colore politico”… – ha rilevato Filiberto Zovico, amministratore di Post Editori, ideatore di una rete di eventi nel Nordest, tra cui il Galileo Festival.

Il comune di Padova ha contattato ben 9000 docenti universitari al fine di invitare a partecipare alla giuria popolare studenti che fossero disponibili a raggiungere e rimanere a Padova a loro spese: “non nascondo che ora siamo in un certo imbarazzo – rivela Colasio – perché la risposta ha abbondantemente superato le nostre aspettative, ma stiamo organizzando perché tutto possa funzionare bene, inclusa la partecipazione all’evento degli studenti delle scuole secondarie superiori, dalle quali abbiamo ricevuto l’adesione di dieci classi nel giro di due giorni. Vorrei ricordare infine, che, se la nostra città per quanto riguarda le origini della scienza moderna è legata a Galileo, il grande Jacques Le Goff ha definito Padova città natale anche della tecnologia, grazie alla mirabile realizzazione dell’orologio del Dondi che risale al XIV secolo… il premio Galileo è quindi un alto momento celebrativo della città; ringrazio le case editrici, le quali hanno deciso quest’anno di concedere gratuitamente i libri per gli studenti universitari in versione e-book, e cartacei per gli studenti dei licei, e la Fondazione Cariparo”.

L'astrofisica Sandra Savaglio
L’astrofisica Sandra Savaglio

La Giuria avrà come Presidente Sandra Savaglio, astrofisica all’Università della Calabria, specializzata nello studio delle galassie distanti, dell’arricchimento chimico dell’universo e dei fenomeni esplosivi, con oltre centoventi pubblicazioni in riviste internazionali. Dopo il dottorato all’Università della Calabria, Sandra Savaglio è stata fellow e senior research scientist allo European Southern Observatory di Monaco di Baviera, alla Johns Hopkins University e allo Space Telescope Science Institute di Baltimora, prima di approdare nuovamente a Monaco al Max Planck Institute per la Fisica extraterreste. Nel 2004, la consacrazione con la copertina di “Time”. Una Presidente donna in una Giuria che valorizza il ruolo delle donne in ambito scientifico.

A lei si affiancano 5 giornalisti, tra i più autorevoli in Italia, specialisti della divulgazione scientifica e rappresentanti dei principali gruppi editoriali italiani: Marco Cattaneo, direttore de Le Scienze e National Geographic Italia (Gruppo Gedi – la Repubblica); Eliana Liotta,collaboratrice di Io Donna – Corriere della Sera,  autrice di diversi volumi in collaborazione con lo IEO-Istituto Europeo di Oncologia di Milano e de Il bene delle donne, scritto con Paolo Veronesi; Nicla Panciera, giornalista e scrittrice di scienza e salute, collaboratrice di Tuttoscienze de La Stampa; Massimo Cerofolini, giornalista e conduttore di Eta Beta su Radio Rai 1; e infine, Federico Taddia, conduttore radiofonico di Radio24, autore di libri e spettacoli di divulgazione scientifica per bambini e ragazzi, tra cui Perché le stelle non ci cadono in testa? E tante altre domande sull’astronomia scritto a quattro mani con Margherita Hack.

Oltre ai giornalisti scientifici, in accordo con l’Università di Padova, la Giuria vedrà la partecipazione di 5 docenti universitari in grado di rappresentare la comunità scientifica dell’Ateneo, sede della manifestazione, tra cui, Fabrizio Dughiero, prorettore al Trasferimento tecnologico ed ai rapporti con le imprese e professore ordinario di Elettrotecnica; Telmo Pievani, professore ordinario di Filosofia delle Scienze biologiche e uno dei più noti divulgatori scientifici a livello nazionale; Paolo Roberto Graziano, professore ordinario di Scienza politica; Margherita Losacco, professore associato confermato di Filologia classica; e Antonio Nicolò, professore ordinario di Economia Politica.

Redazione

La redazione di Scienzaveneto.it