Jung aveva ragione
Le moderne neuroscienze stanno continuamente facendo affiorare genio e abbagli di scienziati e filosofi del passato. Già nel 1995 il neurofisiologo portoghese Antònio Damàsio pubblicava “L’errore di Cartesio”, cui faceva seguito nel 2003 il suo altro saggio, che, nell’edizione francese titolava: “Spinoza avait raison”. Infatti Damàsio dimostra come la coscienza nell’uomo appartenga al pensiero come fattore bio-ontologico, ovvero, essendo sostanzialmente connaturata alla psiche, non necessiti di alcuna dimostrazione logico-filosofica per determinarsi. Più recentemente Mauro Maldonato, Alberto Oliverio e Anna Esposito hanno pubblicato uno studio che sembra dimostrare quanto Carl Gustav Jung aveva intuito: è nella parte istintiva della nostra psiche, che il grande psicologo individua con il termine “Ombra”, ove risiede la potenza creativa, la quale può proficuamente collaborare con la nostra coscienza razionale. Oggi sappiamo che gli istinti sono gestiti nella parte maggiormente arcaica dell’encefalo, ovvero quella che, nella filogenesi si è sviluppata appena sopra il tubo neurale primitivo, che nell’uomo ha dato luogo [...]